GLI ANTICHI EDIFICI DI CULTO, ESEMPI DI SOSTENIBILITÀ


Convegno nel Monastero di Siloe

Gran parte del nostro patrimonio edilizio storico è ancora di proprietà della Chiesa cattolica che lo sta dismettendo e alienando. Questi luoghi, memoria di un passato glorioso, hanno un potente linguaggio comunicativo capace di trasmettere non solo emozioni e memoria, ma anche tecniche costruttive che, adottate nella nostra contemporaneità, possono essere molto utili nel contesto di una ricercata sostenibilità sociale e climatica.
Il nuovissimo Monastero di Siloe continua la tradizione benedettina che consiste anche nel promuovere, così la religione, come la cultura. In questo solco si inserisce il convegno “Gli antichi edifici di culto, esempio di sostenibilità” che vi si svolge, organizzato dalla Scuola Permanente dell’Abitare col patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Grosseto.

Il tema del riuso delle antiche chiese e di quanto dal loro studio possiamo apprendere per l’archtettura contemporanea è trattato da diversi esperti quali Edoardo Milesi (“Riuso e pensiero ecologico”), Olimpia Niglio (“Il patrimonio culturale di interesse religioso tra Oriente e Occidente”), Roberto Tagliaferri (“Il riuso dei segni del sacro”).

Sabato 09 novembre 2019 dalle 09.00 alle 16.00

Ingresso libero – quota di partecipazione 15 euro per gli Architetti che desiderano ottenere i previsti 5 CFP.
Iscrizioni su iM@teria o in loco il giorno stesso.

Monastero dell’Incarnazione, Strada San Benedetto 1, 58044 Poggi del Sasso (GR). Info: tel. 0577 847 065, info@scuolapermanenteabitare.org

Programma

Ore 09,00 Registrazione partecipanti per assegnazione CFP per architetti
Ore 09,30 Saluti di Mario Parente, priore della Comunità Monastica di Siloe
Ore 09,45 Olimpia Niglio, architetto: Il riuso del patrimonio culturale di interesse religioso tra Oriente e Occidente.
Ore 10,30 Leonardo Servadio, giornalista: Luogo della dinamica eloquente
Ore 11,15 Roberto Tagliaferri, liturgista: Il riuso dei segni del sacro
Ore 12,00 Edoardo Milesi, architetto: Riuso e pensiero ecologico

Ore 13:15 Pranzo presso il Monastero

Ore 14,15 Visita guidata al Monastero di Siloe
Ore 15,00 Dibattito. Modera Edoardo Milesi
Ore 16,00 Chiusura dei lavori

Il pranzo presso il Monastero di Siloe ha un costo di 10€ a persona. Necessario prenotare entro l’8 novembre.

Sintesi interventi

di Olimpia Niglio
Il riuso dell’architettura di interesse religioso, e non solo, è stato un tema che ha sempre coinvolto il patrimonio costruito e le ragioni ovviamente sono strettamente connesse alle circostanze storiche, geografiche e culturali del periodo di riferimento. Tutto questo ha compromesso un’immensa eredità culturale le cui tracce, in molti casi, sono state anche definitivamente cancellate per dare spazio ad altri paradigmi culturali.

di Edoardo Milesi
Il luogo destinato al culto è dove risiedono non solo la cultura, ma anche tecnica e tradizioni. Dimenticarli significa perdere storia e memoria che sono la sostanza dell’identità e dell’orgoglio di una comunità. Per questo nel riuso di un bene culturale la sua estetica (manifestazione sensibile dell’architettura) è già presente e pregnante. L’asse estetico si sposta dall’oggetto al processo, cioè dal manufatto alla sua conseguenza.

di Leonardo Servadio
Il valore simbolico dell’edificio chiesa si deve poter leggere rendendo la sua architettura capace di comunicare, cioè di porsi nella comunità e di essere partecipe della comunità raccolta nel nome del Signore. Questo avviene manovrando i due termini fondanti l’architettura: la forma e lo spazio. Ma lo spazio è più importante della forma. Perché questa può ingannare, lo spazio invece non inganna: questa è intesa tendenzialmente in modo statico, quello è necessariamente dinamico.

di Don Roberto Tagliaferri
La secolarizzazione avanzata in cui non c’è più il duro pregiudizio anticlericale e in cui anche i laici disincantati ricercano una loro spiritualità “anateistica”, i luoghi sacri dismessi dal culto cristiano, diventano segni, artefatti di una sacralità universale. Essi marcano un territorio “separato”, a cui si accede con un certo indugio e con un atteggiamento di pudore. Provocatoriamente si potrebbe dire che i luoghi sacri dismessi emanano sempre timore e tremore, anche quando i secoli hanno sepolto la tradizione religiosa di riferimento.

 

I relatori:

Chi è Edoardo Milesi
Esperto in materia di tutela paesistico-ambientale, ha conseguito numerose specializzazioni tra le quali ecologia dell’architettura, architettura religiosa e arte dei giardini. Nel 1990 fonda lo studio Archos attraverso il quale s’impegna in un’attività progettuale che spazia in ambiti e scale diverse e si caratterizza per coerenza di metodo e per la costante ricerca intorno agli aspetti ambientali, sociali e costruttivi dell’architettura. Da sempre sostiene che essere architetto significhi occuparsi dell’uomo e della sua vita dei cicli complessi della natura. Alla pratica professionale unisce una costante partecipazione al dibattito culturale intorno ai temi dell’architettura contemporanea e l’interesse alla divulgazione e al confronto delle proprie sperimentazioni. Nel 2008 fonda con un gruppo di artisti e architetti la rivista ArtApp della quale è direttore. Dal giugno 2009 è presidente del comitato culturale della Fondazione Socioculturale Bertarelli. Nel 2014 fonda l’associazione culturale Scuola Permanente dell’Abitare. Da aprile 2019 è socio attivo dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo e componente del Consiglio di amministrazione della Fabbrica del Duomo di Siena, denominata “Opera della metropolitana”.
Chi è Olimpia Niglio
Olimpia Niglio è professore di storia dell’architettura e Research Fellow presso la Kyoto University, Graduate School of Human and Environmental Studies in Giappone. E’ membro del consiglio esecutivo Asian Cultural Landscape presso Seoul National University in Korea. E’ stata Full Professor presso l’Universidad de Ibagué e la Universidad de Bogotá Jorge Tadeo Lozano in Colombia ed è Visiting Professor in numerose università tra America e Asia. E’ presidente del Centro di Ricerca Internazionale “Esempi di Architettura”. E’ membro esperto del comitato internazionale PRERICO-ICOMOS, International Scientific Committee on Places of Religion and Ritual e dei comitato scientifici della Romea Strata e della Romea Germanica per conto del Consiglio d’Europa. I suoi interessi di ricerca sono rivolti al patrimonio culturale tra Korea e Giappone e all’America Latina. E’ autore di numerose monografie e contributi su riviste scientifiche internazionali.
Chi è Leonardo Servadio
Giornalista. Dal 2015 si occupa dei siti online Jerusalem (www.architetturasacra.org) e Frontiere (www.frontiere.eu) di cui dal giugno 2016 è direttore responsabile. Dal 2013 cura la rubrica Un libro al mese nel sito Web Edculto.it (Conferenza episcopale italiana). Dal 1997 collabora col quotidiano Avvenire. Dal 2011 al 2015 ha diretto la rivista on-line Thema (www.thema.es). Dal 1992 al 2013 per Di Baio Editore ha curato la redazione di CHIESA OGGI architettura e comunicazione. Dal 1975 al 1991 ha diretto il settimanale di politica internazionale Nuova Solidarietà, per il quale scriveva dal 1974.
Chi è Don Roberto Tagliaferri
Docente all’Istituto di liturgia pastorale di S. Giustina a Padova. È stato docente Storia dei paradigmi liturgici – Sacramentaria: Matrimonio cristiano e verginità. Si interessa di problemi epistemologici riguardanti la teologia e la liturgia in rapporto all’antropologia del rito. Autore di numerosi saggi e articoli sull’architettura dello spazio sacro e sui linguaggi estetici, con le Edizioni Messaggero ha pubblicato: La «magia» del rito (2006), Percorsi d’arte. Per non morire di verità (2007), Liturgia e immagine (2009), La tazza rotta. Il rito risorsa dimenticata dell’umanità (2009), Saggi di architettura e di iconografia dello spazio sacro (2011), Sacrosanctum. Le peripezie del sacro (2013), Il cristianesimo «pagano» della religiosità popolare (2014).


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