Sorrento, arte come “vaccino”. Una mostra virtuale


Aperta da lunedì 13 aprile 2020 la mostra CV 19 Vacciniamoci d’arte, promossa dall’artista Marcello Aversa con la collaborazione di Salvatore Di Stefano e di Antonino Di Maio, e organizzata da Fondazione Sorrento insieme con Peninsulart e con Fondazione Crocevia, è visitabile online in modo “virtuale”, ma con un corredo di didascalie disposte come se ci si trovasse proprio di fronte agli oggetti presentati.

Sono visitabili diverse opere dello stesso Aversa, noto per le sue terrecotte di fine facitura, capaci di indulgere nel dettaglio miniaturizzato e sempre focalizzate su temi evangelici.

Le opere sono allineate lungo le pareti delle sale della salernitana Villa Fiorentino che il visitatore potrà percorrere visivamente attraverso il suo computer: in tutta sicurezza pur in tempi di Coronavirus.

L’idea è regalare un diversivo ai cittadini che giocoforza sono costretti in casa” spiega l’Amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano. “La mostra vuole essere un omaggio alla nostra comunità attraverso l’esposizione della maestria, della vena artistica che da secoli la caratterizza”.

E Marcello Aversa, che presiede Peninsulart, chiosa: “L’esposizione non vuole essere altro che un inno alla speranza, un ‘vaccino’ di fiducia per affrontare il futuro. Il mondo intero ė stato messo in ginocchio da un esercito invisibile che ci ha resi inermi, impauriti, avviliti, costringendoci ad una clausura forzata, che sembra averci tolto il gusto della vita. Tutti siamo in ginocchio, tutti aspettiamo la ripresa, addirittura c’è chi auspica un secondo Rinascimento. Noi in questa rinascita, non solo vogliamo credere, ma vogliamo donare il nostro contributo. Noi artigiani, noi artisti, che già annaspavamo nel tenere vive le nostre botteghe, con umiltà, vogliamo anticipare tutto questo, facendo sentire la nostra presenza sul territorio”.

Marcello Aversa, scultore di Sorrento e originale erede della tradizione napoletana, noto in tutta Italia e all’estero, è reduce da una serie di esposizioni recentemente promosse da Fondazione Crocevia e svoltesi tra l’altro, alla fine del 2019, nei chiostri dell’Università Cattolica di Milano. Oggetto di tali eventi sono state sette opere rappresentative delle vicende evangeliche: dall’Annunciazione alla Natività, dall’Ultima Cena all’Orto degli ulivi.

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Marcello Aversa “Christus vincit”. Terracotta

Dell’opera centrale, tra quelle in esposizione di Marcello Aversa, L’Albero della Vita, Giovanni Gazzaneo, Presidente di Fondazione Crocevia, ha scritto: L’Albero della vita torna alla vita, grazie a Marcello Aversa, l’erede più originale della tradizione del Settecento napoletano. Le sue straordinarie croci di terra e di fuoco ci stupiscono e ci invitano a contemplare il simbolo dell’incontro tra vita e morte, tra terra e cielo, tra condanna e salvezza. Un’unica storia di bellezza straordinaria perché capace di abbracciare la gioia e il dolore, la purezza dell’infanzia e l’abisso del male che inchioda il figlio di Dio sul Golgota fino alla luce del Risorto. Opere che nella loro verticalità portano lo sguardo in un vortice ascensionale che solo i mistici conoscono.

Il maestro di Sorrento ha fatto della miniatura lo stile della sua incredibile arte, per meglio rispondere a Colui che da infinitamente grande sceglie di farsi infinitamente piccolo, al Creatore che si fa creatura, all’Onnipotente che si fa figlio nel seno di una donna. Le sue opere sono visioni mentali, egli contempla quel che è avvenuto duemila anni fa e ce lo ripropone in straordinarie immagini. Il microcosmo di Aversa è invito alla ricerca, a meravigliarsi a passo (o meglio a sguardo) lento, a soffermarsi su quei particolari che richiedono tempo e che altrimenti sfuggono. In questo esercizio di miniatore, il dettaglio non si perde, ma viene esaltato, come il mistero a cui rimanda perché nelle sue opere imprime il respiro stesso della terra. I suoi microcosmi di creta assumono le sfumature e lo splendore di quel colore primordiale che è luce ed energia.

La grande perizia con cui realizza i suoi personaggi in miniatura è un invito a farsi piccoli per incontrare Colui che si è fatto piccolo per poterci abbracciare, guardare, esserci amico”.

Oltre a Marcello Aversa l’esposizione virtuale a Sorrento vedrà protagonisti oltre 80 tra altri artisti e artigiani.

La visita è qui disponibile http://www.sorrentoweb.net/crocevita/index.html